giovedì 7 aprile 2016

Il CORTO VELOCE

IL CORTO VELOCE è praticamente una gara e consiste nello svolgere 20′-40′ di corsa continua a ritmo cardiaco simile o leggermente inferiore, 2-3% in meno, rispetto alla frequenza cardiaca di soglia anaerobica. In pratica  se uno ha una soglia anaerobica cardiaca di 180 bpm, dovrebbe fare 20′-40′ con una frequenza cardiaca media di 174,5-180 bpm. Chiaramente più è corto il CORTO-VELOCE e più ci si avvicina alla soglia cardiaca anaerobica.
La soglia anaerobica cardiaca, solitamente, è inferiore del 10-12% rispetto alla frequenza cardiaca massima.
Volendo fare riferimento alle velocità di gara, un esempio di CORTO-VELOCE, consiste nel correre per 6-7 km. alla stessa velocità di una gara di 10-12 km. Chiaramente i top runner dovranno aumentare il chilometraggio in quanto corrono più velocemente e perciò impiegano meno tempo a fare 6-7 km. L’esempio sopra citato si riferisce ad atleti che corrono i 10-12 km. a velocità vicine ai 4’00” al km., chi corre a 3’00” al km. o anche meno dovrà aumentare il chilometraggio del CORTO-VELOCE a circa 10 km.
Il CORTO VELOCE serve per aumentare la POTENZA AEROBICA, cioè la potenza del cuore che, non dimentichiamoci è un muscolo, e conseguentemente aumentare la soglia ANAEROBICA, che sarebbe, la massima velocità che si può ottenere in un’ora. Aumentando la POTENZA AEROBICA, si aumenta anche il fiato e conseguentemente la CAPACITA’ POLMONARE. Un altro effetto positivo dell’aumento della POTENZA AEROBICA è l’aumento del numero di MITOCONDRI (con esattezza non lo so cosa siano i MITOCONDRI, so comunque che più aumentano più si va forte) nel sangue.
Il CORTO-VELOCE è l’allenamento più ODIATO dai podisti, in quanto è praticamente una gara, magari senza sputare sangue come in una vera gara, ma viene affrontato senza però avere l’adrenalina in corpo tipica di quando si gareggia, ed inoltre, spesso e volentieri, viene affrontato dopo una giornata di duro lavoro.
Il CORTO-VELOCE andrebbe fatto 1-2 volte alla settimana, possibilmente lontano dalle gare, può essere sostituito dalla ripetute in pista, meno faticose del CV, se ne può fare tranquillamente a meno, anzi, è preferibile farne a meno, quando si gareggia tutte le settimane.
Il sottoscritto fa il CORTO-VELOCE con una frequenza cardiaca media di 185-190 bpm, superando, spesso i 200 bpm come frequenza cardiaca massima.
Per esperienza personale mi trovo male a fare 2 CORTI-VELOCI a distanza di 2 giorni uno dall’altro, quando capita sostituisco il CORTO-VELOCE con il ben più duro MEDIO-VELOCE, preferisco fare il CORTO-VELOCE non oltre il mercoledì, se devo gareggiare la domenica, in quanto questo tipo di allenameto non lo digerisco molto facilmente, inoltre mi provoca dolori non indifferenti ai tendini d’achille. Faccio molti CORTI-VELOCI durante il periodo invernale, specialmente a dicembre-gennaio quando le giornate sono corte e piovose, mentre quando le giornate si allungano, preferisco non abusare di questo allenamento che io definisco MASSACRANTE e che trovo inutile da fare, quando si sta molto tempo senza gareggiare

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