IL CORTO VELOCE è praticamente una gara e consiste nello svolgere
20′-40′ di corsa continua a ritmo cardiaco simile o leggermente
inferiore, 2-3% in meno, rispetto alla frequenza cardiaca di soglia
anaerobica. In pratica se uno ha una soglia anaerobica cardiaca di 180
bpm, dovrebbe fare 20′-40′ con una frequenza cardiaca media di 174,5-180
bpm. Chiaramente più è corto il CORTO-VELOCE e più ci si avvicina alla
soglia cardiaca anaerobica.
La soglia anaerobica cardiaca, solitamente, è inferiore del 10-12% rispetto alla frequenza cardiaca massima.
Volendo fare riferimento alle velocità di gara, un esempio di
CORTO-VELOCE, consiste nel correre per 6-7 km. alla stessa velocità di
una gara di 10-12 km. Chiaramente i top runner dovranno aumentare il
chilometraggio in quanto corrono più velocemente e perciò impiegano meno
tempo a fare 6-7 km. L’esempio sopra citato si riferisce ad atleti che
corrono i 10-12 km. a velocità vicine ai 4’00” al km., chi corre a 3’00”
al km. o anche meno dovrà aumentare il chilometraggio del CORTO-VELOCE a
circa 10 km.
Il CORTO VELOCE serve per aumentare la POTENZA AEROBICA, cioè la
potenza del cuore che, non dimentichiamoci è un muscolo, e
conseguentemente aumentare la soglia ANAEROBICA, che sarebbe, la massima
velocità che si può ottenere in un’ora. Aumentando la POTENZA AEROBICA,
si aumenta anche il fiato e conseguentemente la CAPACITA’ POLMONARE. Un
altro effetto positivo dell’aumento della POTENZA AEROBICA è l’aumento
del numero di MITOCONDRI (con esattezza non lo so cosa siano i
MITOCONDRI, so comunque che più aumentano più si va forte) nel sangue.
Il CORTO-VELOCE è l’allenamento più ODIATO dai podisti, in quanto è
praticamente una gara, magari senza sputare sangue come in una vera
gara, ma viene affrontato senza però avere l’adrenalina in corpo tipica
di quando si gareggia, ed inoltre, spesso e volentieri, viene affrontato
dopo una giornata di duro lavoro.
Il CORTO-VELOCE andrebbe fatto 1-2 volte alla settimana,
possibilmente lontano dalle gare, può essere sostituito dalla ripetute
in pista, meno faticose del CV, se ne può fare tranquillamente a meno,
anzi, è preferibile farne a meno, quando si gareggia tutte le settimane.
Il sottoscritto fa il CORTO-VELOCE con una frequenza cardiaca media
di 185-190 bpm, superando, spesso i 200 bpm come frequenza cardiaca
massima.
Per esperienza personale mi trovo male a fare 2 CORTI-VELOCI a
distanza di 2 giorni uno dall’altro, quando capita sostituisco il
CORTO-VELOCE con il ben più duro MEDIO-VELOCE, preferisco fare il
CORTO-VELOCE non oltre il mercoledì, se devo gareggiare la domenica, in
quanto questo tipo di allenameto non lo digerisco molto facilmente,
inoltre mi provoca dolori non indifferenti ai tendini d’achille. Faccio
molti CORTI-VELOCI durante il periodo invernale, specialmente a
dicembre-gennaio quando le giornate sono corte e piovose, mentre quando
le giornate si allungano, preferisco non abusare di questo allenamento
che io definisco MASSACRANTE e che trovo inutile da fare, quando si sta
molto tempo senza gareggiare
Nessun commento:
Posta un commento